Lo scorso settembre, all’indomani delle nozze, il figlio Bonifacio ha presentato istanza vincendo la causa nel mese di marzo. La moglie, nominata amministratore dei beni, si è mostrata in disaccordo sottolineando comunque che non è necessario nominare terze persone quando c’è un coniuge e che «Tinto è persona capace e autonoma».
Il regista e la moglie, in ogni caso, hanno deciso di impugnare la decisione del giudice, e hanno dato incarico a un legale di presentare reclamo in Corte d’appello. «Accade a volte che a un certo punto della vita siano i figli a portarti in tribunale. E’ successo anche a Sofocle quando aveva novant’anni e fu accusato di dilapidare il suo patrimonio. Ma Sofocle chiese al giudice una cosa semplice: ‘Dica lei se sono un folle’. Non solo non lo condannarono, ma lo portarono a casa in trionfo», è stato il commento del regista al Corriere.
Tinto Brass portato in tribunale dai figli: «Non sa amministrare i suoi soldi»
Tinto Brass portato in tribunale dai figli: «Non sa amministrare i suoi soldi»ultima modifica: 2018-05-08T18:41:51+02:00da
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