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Belen dà alla luce Luna Marì: a Padova clinica «blindata» e uno strano cartello sull’ascensore

In piena festa per la vittoria azzurra a Euro 2020, Belen Rodriguez ha dato alla luce – poche ore dopo la fine della finalissima – Luna Marì, la bimba nata dalla relazione tra la showgirl argentina e Antonino Spinalbese, l’hair stylist a cui è legata da qualche tempo. Belen ha partorito in una sala operatoria della Clinica ostetrica ginecologica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova: come scrive oggi Federica Cappellato sul quotidiano Il Gazzettino, è stata molto fitta la cortina di privacy alzata attorno a genitori e bimba, con la clinica che è diventata un vero e proprio bunker.

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Per rispettare infatti la riservatezza sia della neonata sia dei genitori vip, la clinica è rimasta «inaccessibile a fans e curiosi, con tanto di fotografia di un cartello, rimbalzata sui telefonini di mezza Italia, dove si informa che ‘causa Belen e fino a nuovo ordine’ i pulsanti relativi al terzo piano della Divisione ostetrica sono disabilitati», scrive Il Gazzettino. La clinica padovana è all’avanguardia per la ginecologia: il medico che ha seguito Belen è Alessandra Andrisani, moglie di Guido Ambrosini, anche lui ginecologo, due nomi stimati e conosciuti in ambiente medico.

Matteo Renzi e Lucio Presta indagati per finanziamento illecito: «Doc su Firenze a prezzi fuori mercato»

L’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il manager dei vip Lucio Presta sono indagati per false fatturazioni e finanziamento illecito: al centro dell’indagine, secondo il quotidiano Domani che ha dato l’anticipazione, i bonifici del documentario «Firenze secondo me», che finirono nel 2019 in una relazione dell’antiriciclaggio della Uif. Secondo quanto Domani, «la procura di Roma ha iscritto il leader di Italia Viva nel registro degli indagati qualche settimana fa, in merito a un’inchiesta sui rapporti economici tra Renzi e l’agente televisivo».

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Il progetto in tv su Discovery
L’Espresso segnalò due anni fa come Presta, per il progetto televisivo andato in onda su Discovery, «girò a Renzi quasi mezzo milione di euro, una cifra che appariva fuori mercato. Non solo – sottolinea Domani – se rapportata alle somme pagate da conduttori di fama come Alberto Angela, ma anche messa a confronto con quanto incassato dai Presta da Discovery: se al tempo fonti interne all’emittente rivelarono che il documentario presentato dal politico era stato comprato per poche migliaia di euro, oggi si scopre che l’Arcobaleno Tre (la società di Presta e del figlio Niccolò – anche lui indagato) ha fatto a Discovery una fattura da appena mille euro, che tra l’altro non risulta ancora incassata».

In pratica, afferma il quotidiano, «il documentario, costato quasi un milione di euro tra compenso per Renzi e spese di produzione, ad oggi non ha incassato nulla. I soldi ottenuti dall’amico Presta, già organizzatore della Leopolda, servirono invece a Renzi, nell’autunno del 2018, a restituire parte del prestito da 700mila euro che aveva ricevuto dalla famiglia Maestrelli per l’acquisto della villa di Firenze. Un prestito anomalo che finì nelle maglie dell’antiriciclaggio (i soldi furono bonificati dai Maestrelli attraverso il conto corrente dell’anziana madre, e da qui finirono su quelli dei Renzi), ma in quel caso la procura di Firenze non ravvisò gli estremi del finanziamento illecito, nonostante nel bilancio 2018 dell’azienda dei Maestrelli da cui partì la provvista il destinatario finale del prestito (un politico) non era stato segnalato come vuole la legge sul finanziamento alla politica».

«Come Benigni o Giancarlo Giannini»
«Presta, al tempo – scrive sempre il quotidiano – si giustificò dicendo che per lui l’operazione ‘Firenze secondo me’ era un investimento nel tempo, e che i diritti sul documentario (che fece meno del 2 per cento di share) avevano a suo giudizio un valore economico di rilievo, e insindacabile. Renzi dal canto suo ha sempre spiegato al suo entourage che non è affar suo se Presta vuole pagarlo come una star del cinema al pari di Benigni o Giancarlo Giannini». La procura di Roma, però, rileva il giornale, «vuole vederci chiaro sulla regolarità dell’operazione. I sospetti maggiori non riguardano tanto il documentario, visto che il prodotto – al di là dei compensi anomali e fuori mercato per il conduttore-autore – è certamente stato realizzato e messo in onda».

«I dubbi toccano soprattutto – scrive Domani – altri due contratti e relativi bonifici da centinaia di migliaia di euro a favore di Renzi, scoperti dopo una verifica fiscale nella sede dell’Arcobaleno Tre. Denaro versato dalla società del manager all’ex premier per la cessione dei diritti d’immagine e per alcuni progetti televisivi che i due avrebbero dovuto fare insieme». Nel decreto di perquisizione ai Presta e alla loro Arcobaleno Tre, i pm Alessandro Di Taranto e Gennaro Varone «parlano infatti di ‘rapporti contrattuali fittizi, con l’emissione e l’annotazione di fatture relative a operazioni inesistenti, finalizzate anche alla realizzazione di risparmio fiscale, consistente nell’utilizzazione quali costi deducibili inerenti all’attività d’impresa costi occulti del finanziamento della politica’. I programmi ipotizzati non sono infatti mai stati fatti, e soprattutto – conclude il quotidiano – i pagamenti al politico non sono stati iscritti al bilancio».

Belen Rodriguez ha partorito per la seconda volta, la reazione dell’ex Stefano De Martino

Belen Rodriguez ha partorito la sua secondogenita Luna Mari e subito gli occhi sono stati puntati su Stefano De Martino. Il parto è avvenuto la notte scorsa tra l’11 e il 12 luglio ed è stata lei stessa ad annunciare il lieto evento sui suoi social con delle storie su Instagram che mostrano il piedino della bambina. Le ha fatto eco il suo compagno Antonio Spinalbanese.

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Belen Rodriguez ha partorito, la reazione di Stefano De Martino
Entrambi si sono detti felicissimi per la venuta della piccola e anche per la vittoria dell’Italia all’europeo e dell’Argentina nella Coppa America. Stefano De Martino, padre del primogenito della showgirl Argentina, il piccolo Santiago, non ha rotto il silenzio. In molti si aspettavano una reazione da parte dell’ex marito che è tuttora legato a lei dal momento che non è ancora arrivato il divorzio definitivo.

Stefano De Martino, tuttavia, è sempre molto riservato sulla sua vita privata e alcuni credono che abbia fatto i suoi auguri e le sue congratulazioni in privato. Il ballerino e Belen saranno per sempre legati perché dalla loro unione è nato un bambino, Santiago De Martino.

Stefania Orlando, il tenero annuncio: «La famiglia si allarga. Io e mio marito stiamo per diventare genitori…»

Stefania Orlando, il tenero annuncio: «La famiglia si allarga. Io e mio marito siamo pronti ad accoglierlo…». L’ex gieffina (54 anni), terza classificata all’ultima edizione del Grande Fratello Vip, si è raccontata in un’intervista al settimanale Oggi e ha parlato di una dolce novità.

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A tredici anni dall’inizio della sua storia d’amore con il musicista Simone Gianlorenzi e a due anni dal sì, la coppia è pronta ad allargare la famiglia. «Confesso – spiega Stefania Orlando – che con mio marito Simone abbiamo intenzione di avviare le pratiche di affido per accudire un adolescente senza famiglia. Entrambi sentiamo il bisogno di prenderci cura e donare il nostro amore a qualcuno che ne ha davvero bisogno. Ecco, questo è stato per me il vero miracolo del Grande Fratello e spero che presto la nostra famiglia possa allargarsi».

La showgirl ha poi commentato la sua prossima partecipazione a Tale e Quale Show in veste di concorrente. «È una trasmissione che mi è sempre piaciuta tantissimo. Chi vi partecipa non solo può esprimere il proprio talento canoro, deve anche entrare nel corpo e nella psicologia del personaggio che interpreta».

Arrestato Bochicchio, il broker dei vip: «Truffò Antonio Conte». Tra i clienti El Shaarawy, Evra e Lippi

Massimo Bochicchio, il presunto consulente finanziario già accusato di aver truffato, tra gli altri, l’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte per circa 30,6 milioni e altri vip, tra cui l’allenatore Marcello Lippi, è stato arrestato ieri in Indonesia, a Giacarta, in un’inchiesta della sezione di polizia giudiziaria della Gdf di Milano e dei pm Paolo Filippini e Giovanni Polizzi. L’ordinanza per riciclaggio internazionale, firmata dal gip Chiara Valori, era pendente da mesi e Bochicchio era fuori dall’Italia dal luglio 2020. Nei mesi scorsi a suo carico era stato eseguito un sequestro da circa 10,9 milioni di euro.

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L’inchiesta milanese riguarda l’accusa di riciclaggio internazionale, e non le presunte truffe ai danni di molti vip e imprenditori. L’ordinanza cautelare pendeva da mesi, tanto che, a quanto è stato riferito, gli investigatori cercavano Bochicchio, che lo scorso anno era andato a Dubai, almeno dall’estate dello scorso anno. Il Tribunale del Riesame di Milano a fine marzo ha confermato il sequestro fino a 10,9 milioni di euro, eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf a febbraio, a carico di Bochicchio, 55 anni.

Bochicchio dal 2011 in avanti, si legge negli atti, avrebbe «raccolto attraverso le società Kidman Asset Management e Tiber Capital» da lui create, controllate e guidate a Londra (città dove viveva con mogli e figli) «cospicui capitali dei propri clienti». Soldi che avrebbe ‘dirottato’ in investimenti «anche in Paesi a ridotta tassazione, massima tutela della riservatezza e bassa collaborazione giudiziaria, come Singapore, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, promettendo alti rendimenti e, in caso di necessità, anche l’assoluta riservatezza (…), omettendo i controlli antiriciclaggio prescritti». E cercando di «occultare o ad ostacolare l’identificazione degli effettivi beneficiari delle somme di denaro», investite con strumenti ad «alto rischio».

Nell’inchiesta milanese, coordinata dai pm Filippini e Polizzi e dall’aggiunto Maurizio Romanelli, al broker di origini campane viene contestato di aver riciclato denaro dei suoi clienti. A lui erano stati sequestrati, sempre su ordine del gip Valori, tra le altre cose, un immobile di pregio a Cortina d’Ampezzo (Belluno), un vaso di Picasso e alcune opere di Giacomo Balla e Mario Schifano, foto di Richard Avedon, oltre che un milione di euro sui conti correnti e polizze. Tra i nomi dei suoi clienti (non indagati) figurano pure il calciatore della Roma Stephan El Shaarawy, l’ex giocatore della Juventus Patrice Evra, Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano nel Regno Unito, Marcello Lippi, ex ct della nazionale campione del mondo nel 2006, il figlio Davide e il noto architetto romano Achille Salvagni. Per la presunta truffa a Conte l’indagine è aperta alla Procura di Modena.

Euro 2020, avviata raccolta fondi per bambina tedesca derisa dai tifosi inglesi: per lei quasi 40mila euro, ma lei è sparita

Le immagini scattate a Euro 2020 della bambina tedesca affranta per la sconfitta della Germania hanno fatto il giro del mondo. I tifosi inglesi, entusiasti per l’approdo in semifinale della loro nazionale l’hanno derisa sui social ed è per questo che qualcuno ha pensato di avviare una raccolta fondi per lei su Justgiving. La donazione ha quasi raggiunto i 40mila euro, ma la bambina è sparita e non sono riusciti a rintracciarla.

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Ad avere l’idea è stato un tifoso inglese, Joel Hughes, che non ha gradito l’atteggiamento dei suoi connazionali. La bambina era stata ripresa dalle telecamere dello stadio mentre piangeva per la sconfitta della Germania e i sostenitori dei Leoni l’hanno insultata. «Piangi, piccola nazista», uno dei commenti rimbalzati sui social. E ancora: «Mai nella mia vita sono stato più orgoglioso di essere inglese come quando ho sentito un pub pieno di gente scoppiare in applausi dopo aver visto una ragazzina tedesca di 10 anni piangere tra la folla».

Per «dimostrarle che non siamo tutti orribili», il tifoso inglese ha lanciato il crowdfunding con un obiettivo iniziale di 580 euro, ampiamente superato. «Ho seguito il match, decisamente un buon match. Ma dopo aver visto il vile abuso delle immagini di quella bambina ne ho avuto abbastanza – ha spiegato Hughes alla Bbc – Non sto cercando di cambiare il mondo, ma se riuscissi a far spuntare un sorriso sul volto di quella ragazzina o a far capire ai suoi genitori che c’è del buono anche da noi, sarei comunque contento». Anche l’ex calciatore Stan Collymore ha pubblicato un tweet di condanna in cui ha mostrato alcune delle offese rivolte alla giovane.

Morta Raffaella Carrà, la prima showgirl italiana: aveva 78 anni. Da Pronto Raffaella a Fantastico e Carràmba, una leggenda della tv

Raffaella Carrà è morta. La storica showgirl simbolo per decenni della televisione italiana si è spenta alle 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato il suo corpo, così minuto ma anche così straripante di energia. Raffaella era nata il 18 giugno 1943 e aveva da poco compiuto 78 anni: il suo debutto in Rai risale al 1961, innumerevoli le sue apparizioni in tv su Rai (soprattutto) e Mediaset, ma anche in Spagna, dove diventò un’icona. Da Pronto Raffaella a Fantastico, da Canzonissima a Carramba che sorpresa e Carramba che fortuna, passando per Domenica In: l’ultimo programma risale al 2019, A raccontare comincia tu, su Raitre.

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Il triste annuncio della scomparsa di Raffaella Carrà è stato dato dal marito Sergio Iapino, al suo fianco per tanti anni, che si unisce al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre», le parole di Iapino.

L’ultimo gesto d’amore verso il pubblico
Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli – diceva sempre lei – ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad «Amore», il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

La prima showgirl della tv italiana
Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo il debutto in televisione in «Tempo di danza» (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale «Scaramouche» (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.

Notevole successo ottenne nel 1984 con «Pronto, Raffaella», che raggiunse ascolti straordinari per la fascia meridiana. Conduttrice di «Domenica in» (1986) sempre per la Rai, nel 1987 passò per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 a Raiuno con la trasmissione «Fantastico 12». Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma «Hola Raffaella» per la televisione spagnola, è rientrata in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in «Carramba! Che sorpresa» (1995-97 e 2002), trasmissione ispirata al varietà britannico «Surprise, surprise». Ha quindi continuato a raccogliere consensi presentando «Carramba! Che fortuna» (1998-2000 e 2008) e «Segreti e … bugie» (1999), sempre su Raiuno.

Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma «Sogni», mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato «Amore» del 2006. Nel 2007 è uscito «Raffica Carrà», raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show «The Voice of Italy» ed è uscito il suo ultimo album «Replay». Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show «Forte forte forte» e ha interrotto la sua partecipazione a «The Voice of Italy», ripresa l’anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma «A raccontare comincia tu» su Raitre.

Temptation Island, l’indiscrezione choc: «Tommaso e Valentina sono stati squalificati. Sono volati tavoli…»

Temptation Island, l’indiscrezione choc: «Tommaso e Valentina sono stati squalificati. Sono volati tavoli…». Lunedì 5 luglio andrà in onda su Canale 5 la seconda puntata del reality condotto da Filippo Bisciglia. Tra le sei coppie che hanno iniziato il loro viaggio nei sentimenti, ad aver rapito l’attenzione del pubblico quella composta dal 21enne Tommaso e dalla 40enne Valentina.

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I due sono approdati in Sardegna per fronteggiare l’eccessiva gelosia di Tommaso. Hanno fatto il giro dei social alcune sue affermazioni come «il tuo corpo è sacro» o «il copricostume devi metterlo sempre». E ora sul web spunta un’indiscrezione: «La coppia più discussa è stata già eliminata per violazione del regolamento».

Ma cosa sarebbe successo? Secondo quanto riportato da Blasting News, nel resort Is Morus Relais, dove è ambientato il reality, sarebbero volati tavoli e sedie. Non è tutto. Tommaso furioso avrebbe perfino cercato di raggiungere Valentina nel villaggio delle ragazze, infrangendo le regole. Si tratta di un’indiscrezione, per sapere se è andata davvero così occorre aspettare lunedì. Il conto alla rovescia è partito.

Vibo Valentia, statua della madonna “piange”: il risultato delle analisi, non si tratta di sangue

Non è sangue il liquido fuoriuscito dagli occhi della statua dell’Immacolata Concezione presente nel giardino di una casa privata di San Gregorio d’Ippona, in provincia di Vibo Valentia, di proprietà di una donna di 99 anni la più anziana del paese. Il responso, seppure informale, arriva a seguito delle analisi effettuate nel laboratorio Salus-Mangialavori di Vibo Valentia.

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A notare la presenza del liquido di colore rosso rubino sceso dagli occhi della statuetta della Madonna, alta 50 centimetri, era stata la badante dell’anziana.
Il sindaco Pasquale Farfaglia, subito informato dell’episodio, dopo aver fatto apporre i sigilli all’area interessata, si dice pronto ad andare fino in fondo per capire l’origine dello stranissimo fenomeno osservato due giorni addietro.

Infatti ha fatto sapere che lunedì mattina consulterà la Curia Vescovile e subito dopo si rivolgerà all’Arpacal che dovrà esaminare nuovamente il liquido, chiarendo la natura della sostanza.

Malika Chalhy con Mercedes e cane di lusso, Tommaso Zorzi: «È una persona torbida, ma continuate a donare…»

Malika Chalhy con Mercedes e cane di lusso, Tommaso Zorzi: «È una persona torbida, ma continuate a donare…». A 24 ore dalla bufera social che ha travolto Malika Chalhy – la 22enne di di Castelfiorentino cacciata di casa dai genitori perché omosessuale – a causa degli acquisti dispendiosi (una Classe A usata da 17mila euro e un bulldog francese da 2.500 euro) fatti con i soldi delle donazioni, arriva il commento del vincitore del Grande Fratello Vip.

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In una story di Instagram, Tommaso Zorzi parla del caso Malika e del tema delle donazioni. «Mi state chiedendo un parere sulla questione Malika. L’Italia si è unita in una raccolta fondi per aiutare una ragazza ripudiata dai suoi genitori in quanto omosessuale. E di questo dobbiamo esserne fieri. Lei si è poi rivelata una persona torbita, ma questo è un problema suo non della beneficenza. Continuate a donare nelle cause in cui credete».

Malika Chalhy era stata cacciata di casa, senza poter prendere neanche un cambio di biancheria, dopo aver confessato ai genitori di amare una donna. Gli audio agghiacchianti con gli insulti ricevuti dalla mamma hanno fatto il giro del web. Da lì una gara di solidarietà che ha portato a raccogliere 140mila euro. Poi ieri, la polemica per la foto in Mercedes e con il bulldog di lusso.