Dice di avere 129 anni, ma la sua vità è una “punizione”: la storia di Koku

3735730_KOKU_11Una donna russa, convinta di essere la persona più anziana del mondo, 3735594_1456_koku_2non festeggerà il suo 129esimo compleanno perchè ritiene che sia una “punizione divina”. Koku Istambulova, dalla Cecenia, dice che non ha avuto un solo giorno felice in tutta la sua vita e non ha idea di come sia riuscita a vivere così a lungo.
Istambulova, che non mangia carne ma ama il latte fermentato, crede semplicemente che sia “la volontà di Dio” a farla vivere così tanto. L’affermazione secondo cui Istambulova sia in procinto di compiere 129 anni è arrivata dal governo russo e si basa sul suo passaporto che mostra la sua data di nascita come il 1 giugno 1889.
Durante la guerra, ricorda “spaventosi” carri armati nazisti che passavano vicino la sua casa di famiglia in un villaggio in Cecenia. Lei e la sua famiglia furono deportate insieme a tutta la nazione cecena del Kazakistan e della Siberia da Stalin che li accusò di collaborazione nazista. I funzionari dicono che tutti i suoi documenti sono stati persi durante la seconda guerra cecena dal 1999 al 2009.
L’ente pensionistico russo conferma che ci sono 37 persone di età superiore a 110 anni, ma tutte queste affermazioni sono impossibili da verificare a causa della mancanza di documenti affidabili di nascita o di prima infanzia.
Dalla morte del 117enne Nabi Tajima in Giappone il mese scorso, la donna più anziana documentata al mondo è considerata Chiyo Miyako, nata il 2 maggio 1901, anch’essa giapponese. La vita umana documentata più antica è Jeanne Calment, francese, che ha vissuto 122 anni e 164 giorni, morendo nel 1997.

Dice di avere 129 anni, ma la sua vità è una “punizione”: la storia di Kokuultima modifica: 2018-05-18T02:07:49+02:00da acristina30
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